Stefano Bartoli

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 Nato a Firenze nel ’58, inizia a studiare la batteria a 16 anni al C.A.M. di Firenze, proseguendo poi con Piero Borri.

Suona quindi nell’ambiente jazzistico fiorentino con Diego Carraresi , Marco Bini, Gianni Zei Franco Nesti, Titta Nesti, Stefano Maurizi, Piero Borri Fulvio Sisti, Massimo Urbani, Sandro Tognazzo, Alessandro Galati, Simone Santini e altri.


Negli anni ’80 gestisce tre scuole di musica, insegnando anche batteria e teoria, ed è fra i soci fondatori del L.M.P., che lascia per intraprendere gli studi di tromba, con Tolmino e Luca Marianini, e Carlo Toffolon, secondo trombone del Maggio Musicale Fiorentino, conseguendo il diploma al conservatorio Luigi Cherubini di Firenze.

In seguito studia anche con Sergio Gistri e Paolo Fresu.

Studia arrangiamento e composizione con Amedeo Tommasi e con Alessandro Di Puccio.

Con la Big Band del C.A.M. partecipa a due tournèes a Parigi.


Forma in seguito un trio con Roberto Andreucci e Michelle Bobko.


Compone e arrangia il materiale per il settetto Next Stop,Piero Borri, Paolo Romagnoli, Gianluca Venier e Stefano Bartoli  col quale suona nei primi anni ’90.


Compone e arrangia materiale per un quartetto “Quasar combo”, del quale fa anche parte, formato da Antonio Licusati, Riccardo Onori, Fabrizio Morganti .

Tiene saltuariamente master di Jazz al Conservatorio Mascagni di Livorno, per la classe di ottoni del M° Marco Nesi (EX prima tromba del Maggio)

Insegna in piu' scuole della area Fiorentina.

Suona nel quartetto “Open Artett” Jazz Mainstream, con : Fabrizio Fuochi, Stefano Bartoli, Alessandro Geri e Simone Tecla e nella sezione fiati insieme ai mitici “Memphis horns” nel gruppo “ Hipnodance di Massimo Altomare col quale incide anche due LP, Il grande ritmo dei treni neri e Hipnodance e partecipando ai maggiori Festivals Italiani di Blues.
Nel 2003 da vita ad un’altro progetto,” Free Contemporary Orchestra Antonio Laraia, Lorenzo Vezzali, Fabio Provazza, Stefano Bartoli e Guest Star: Famoudou Don Moye dell’ Art Ensemble of Chicago,  che si pone nella scia dell’avanguardia di scuola Chicagoana per il quale scrive  tutto il repertorio.


Attuamente ha anche un progetto “Earth Quartett” rivolto al Jazz d’avanguardia, con: Edoardo “dado” Ricci/ance, aerofoni e voce, Alessandro Geri/contrabbasso, Peppe Consolmagno/ percussioni/aerofoni e voce, Stefano Bartoli/tromba, percussioni,aerofoni, composizione e arrangiamento.

 

 

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